Damiano Sì Governance Inps senza ritardi Ape Quattordicesima

Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro alla Camera, h dichiarato, in uno dei suoi innumerevoli interventi sul tema previdenziale, anche di essere favorevole ad una riforma dell’Inps, nella sua governance, ed ha spiegato che al riguardo esistono 4-5 proposte di legge depositate alla Commissione Lavoro da vari partiti, ma, sottolinea con fermezza, questo non deve far ritardare o in qualche modo inficiare ciò che è stato verbalizzato tra Governo e Sindacati nell’incontro del 28 settembre scorso e cioè: Ape e quattordicesima; l’Inps deve essere in grado di soddisfare le novità legislative che saranno messe in essere nella legge del Bilancio, evitando ritardi ai lavoratori e pensionati.

DAMIANO VA BENE GOVERNANCE INPS MA NON SI RITARDI SU QUATTORDICESIMA E PRESTITO PENSIONISTICO
CESARE DAMIANO

Così Cesare Damiano:Sul tema della previdenza noi siamo pronti a discutere di tutto, anche a riformare la governance dell’Inps per costituire, finalmente, un normale Consiglio di amministrazione, snello e competente, e uscire dalla logica dell’eterno commissariamento. Ci sono almeno 4 o 5 proposte di legge depositate da vari partiti alla Commissione Lavoro della Camera: basta decidere’ ‘Vorremmo che l’Istituto, come è sempre avvenuto fosse in grado di gestire le novità legislative, a partire dall’anticipo pensionistico e dalla quattordicesima, che verranno inseriti nella legge di Bilancio. Non vorremmo trovarci di fronte a incomprensibili e colpevoli ritardi a tutto danno dei lavoratori e dei pensionati. È positivo che il ministro Poletti abbia confermato che per le pensioni verranno mediamente stanziati 2 miliardi di euro per i prossimi 3 anni. Cifra che sarà destinata a salire negli anni successivi’.

Rileviamo dalla pagina Facebook di Cesare Damiano, del 28 settembre scorso, alcune spiegazioni relative all’accordo tra Governo e Sindacati: ‘L’incontro tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni registra un risultato complessivamente soddisfacente, anche se permangono alcune criticita’ e dei punti ancora da definire. Per la prima volta, dal 2007, si restituiscono risorse alla previdenza e si rende nuovamente flessibile il sistema’  ‘Sono apprezzabili molti punti l’equiparazione della no tax area dei pensionati e l’incremento della attuale quattordicesima che viene anche estesa alle pensioni fino a 1.000 euro lordi mensili. L’anticipo pensionistico agevolato sara’ a costo zero per chi appartiene a categorie piu’ disagiate (disoccupati, inabili, addetti ai lavori usuranti e gravosi)”. “Per quanto riguarda i lavoratori precoci potranno andare i pensione con 41 anni di contributi coloro che hanno iniziato a lavorare dai 14 ai 18 anni e che appartengono alle categorie piu’ disagiate di cui sopra. Andra’ ancora definita la platea dei cosiddetti lavori gravosi, argomento particolarmente delicato. Infine va sottolineato il fatto che per i lavori usuranti verra’ bloccato dal 2019 l’aggancio alla aspettativa di vita e, per i lavoratori precoci, verranno cancellate le penalizzazioni”. “Rimangono alcuni punti critici o da risolvere: l’anticipo pensionistico di “mercato”, l’APE volontaria, ha costi eccessivi che andrebbero ridimensionati; va definita la platea dei lavoratori precoci; va risolta in modo definitivo la questione degli esodati con una ottava salvaguardia che coinvolga non meno di 25.000 lavoratori. Il ministro Poletti ha dichiarato che ci saranno risorse pari a 6 miliardi per i prossimi 3 anni: si tratta della cifra che avevamo indicato. Il confronto continua e, nella fase due, si dovra’ affrontare il tema delle pensioni per i giovani del sistema totalmente contributivo’.

Fonte: Pensioninovità

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